Heimaey

Heimaey è l’isola più grande dell’arcipelago delle Vestmann, situato al sud dell’Islanda, ed è l’unica a essere abitata. È lì che ho deciso di trascorrere gli ultimi due giorni del mio viaggio.
La sua forma ricorda curiosamente quella del Brasile, ma solo la parte vicina alla costa settentrionale è abitata.
Ci si arriva mediante traghetto che si può prenotare anche online, il viaggio dura circa 45 minuti e il biglietto di andata e ritorno costa 8000 corone islandesi.

Herjólfur

Quest’isola è considerata il paradiso dei pulcinella di mare o puffin (in islandese: lundi), che qui hanno trovato il loro habitat ideale: gli anfratti montuosi offrono loro un rifugio sicuro dove possono nidificare indisturbati, e la vicinanza del mare fa sì che possano procacciarsi il cibo facilmente.
Due sono i vulcani presenti sull’isola, Helgafell e Eldfell; entrambi sono raggiungibili a piedi.

Per secoli il luogo prediletto dei pirati, e per questo motivo anche teatro di lotte sanguinose, Heimaey oggi è una località turistica suggestiva sebbene poco frequentata; non sono molti gli islandesi a viverci stabilmente, metre sono numerosi quelli che vi possiedono una seconda casa o un alloggio turistico.
Di seguito parlerò di alcuni dei punti di interesse che si possono visitare.

Beluga Whale Sanctuary

Il Beluga Whale Sanctuary è l’acquario della città e si trova in Aegisgata, nei pressi del porto.
Oltre a ospitare beluga, uccelli imbalsamati e una grande varietà di pesci islandesi, è noto per essere un centro di recupero per i puffin, in cui vengono curati e studiati prima di essere rimessi in libertà. Qui è possibile vederli da vicino, e apprezzare la loro eccezionale abilità di nuotatori.

Puffin

La popolazione globale dei puffin è in declino. L’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) ha descritto il loro stato come “vulnerabile”.
I puffin scavano tane per la riproduzione in pendii erbosi e sui bordi delle scogliere. La femmina depone un uovo, ma entrambi i genitori lo covano per circa 42 giorni e poi provvedono alla nutrizione dei piccoli durante il periodo di crescita (altri 42 giorni).

Skansinn

Skansinn è la parola danese per indicare “fortezza”. Il riferimento più antico di una fortezza in questa regione risale al 1586, quando il re di Danimarca Federico II chiese al suo ammiragliato di costruire una fortezza su una collina chiamata Kornhóll, nel porto, per difendere il monopolio commerciale danese contro la concorrenza inglese nel commercio e nella pesca.
Gli abitanti costruirono un piccolo forte con rocce e legname, e installarono dei cannoni come servizio comunitario per Sua Maestà.

Heimaey: Skansinn

Dal 16 al 19 luglio del 1627 Heimaey fu razziata dai cacciatori di schiavi provenienti dall’Algeria. L’evento è noto come Tyrkjaránið, o razzia turca.
Tre navi d’assalto salparono per la costa orientale, dove si stabilirono 300 cacciatori, uccidendo e violentando la gente lungo il cammino. La rotta verso il porto non era aperta, e la gente fu trasferita a bordo, dove già si trovavano gli islandesi rapiti dalle regioni orientali. Prima di ritornare al mercato di schiavi in Algeria lasciarono in fiamme le case di commercio danesi e Landakirkja.
La ricostruzione di Skansinn cominciò nel 1630 e durò otto anni, ma da allora vi sono state molte modifiche. Il forte contava con sei cannoni ed ebbe una guardia residente che controllava le armi e si esercitava con esse. La guardia più conosciuta fu Jón Ólafsson Indíafari (1639). Due sentinelle erano posizionate sulla cima dell’Helgafell a guardia del traffico navale dalla primavera all’autunno. In caso di movimenti sospetti si pensa che una di loro dovesse correre a Landakirkja e suonare le campane della chiesa, e l’altra alla fortezza.
La sorveglianza terminò verso il 1700. Nel 1853 il capitano danese Andreas August von Kohl (1815-1860) diventò maresciallo nelle isole Vestmann.
Insieme al mercante locale Peter Bryde ingrandì il forte, elevando le sue mura e costruendo un’ampia piattaforma interna sul lato settentrionale e orientale.
Il capitano Kohl fondò la Vestmann Islands Militia, il cui obiettivo principale era la difesa dagli attacchi stranieri, ma fungeva anche da polizia locale lottando contro i vizi dell’alcol. La Militia fu anche una delle prime organizzazioni sportive nazionali. Nel 1859 contava 104 uomini, e nonostante lo scioglimento nel 1869 la sua influenza durò a lungo.

Durante la Seconda Guerrra Mondiale l’esercito locale inglese ebbe il suo quartier generale e una postazione di cannoni a Skansinn.
Negli anni 1991-1992 si ricostruirono le mura della fortezza. Nel 1997, 370 anni dopo la Tyrkjaránið, la Ísfelag Vestmannaeyja Inc. ha donato il cannone che è installato attualmente e che si impiega in occasioni speciali.

Stafkirkjan

La Stafkirkjan di Heimaey è un dono della Norvegia al popolo islandese per celebrare i 1000 anni di cristianità in Islanda.
Costruita e poi inaugurata nel luglio del 2000, la chiesa è una riproduzione dettagliata della chiesa a doghe degli Holtdalen in Trondheim, che ora è anche un museo. Quest’ultima fu costruita nel 1170, ma i corridoi laterali furono aggiunti alle mura successivamente.

Heimaey: Stafkirkjan

L’occasione storica per la costruzione della chiesa fu quando il re di Norvegia mandò Ólafur Tryggvason in Islanda nella primavera dell’anno 1000 per promuovere la cristianità in parlamento (Alþingi). Secondo la Kristisaga (saga della cristianità) portarono con sé il legname per costruire una chiesa nel luogo in cui sbarcarono la prima volta. Tra loro vi erano Hjalti Skeggjason e Gissu il Bianco. Essi approdarono dapprima nelle isole Vestmann e la prima chiesa della cristianizzazione fu costruita qui all’ingresso del porto. Presumibilmente era devota a San Clemente e donata agli abitanti delle isole Vestmann.
Accettando una proposta islandese, il gran parlamento norvegese (Stortinget) concesse la costruzione di una chiesaa doghe al riparo della lava recente presso la parete del porto di Hringskersgarður. L’Alþingi islandese finanziò simultaneamente miglioramenti di riparazione dell’area degli Skans per costruire mura, coltivare la terra, creare una fondazione per Landlyst, riparare costruzioni, costruire un muro portuale e un faro.
La costruzione della Stafkirkjan si basò su uno studio supervisionato dall’Istituto archeologico norvegese (NIKU).
La chiesa nazionale norvegese donò all’Islanda una replica dettagliata dell’altare frontale risalente agli anni 1320-1330, che è tra le più grandi espressioni dell’arte medievale conservata in Norvegia. Ci furono molti altri doni, tra i quali la torre campanaria, un fonte battesimale, un calice d’argento e un piviale da sacerdote.


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